Tante le novità previste dal nuovo Codice della strada. Stretta sul cellulare alla guida, eccesso di velocità, condotta dei neopatentati, regole per i monopattini ma anche una nuova regolamentazione sugli autovelox selvaggi. Non mancano ovviamente nuove misure per chi guida in stato di ebbrezza. Tra queste, l’installazione obbligatoria dell’alcolock. Vediamo di cosa si tratta.
Cos’è l’alcolock
Svezia, Finlandia, Danimarca, Polonia, Germania, Belgio, Francia, Portogallo, Austria. Sono alcuni dei Paesi che hanno adottato l’alcolock seppur con modalità e regole diverse. Chi sui veicoli commerciali, chi sui mezzi di trasporto pubblico. Una misura pensata per prevenire i rischi connessi alla guida in stato di ebbrezza.
Il funzionamento del dispositivo prevede infatti che il conducente misuri il proprio tasso alcolemico soffiando nell’etilometro di cui è provvisto l’alcolock. Se il tasso è superiore al limite stabilito dalla legge, il dispositivo blocca l’avviamento del motore.


L’alcolock in Italia
Il nuovo Codice della strada entra a gamba tesa sui conducenti in stato di ebbrezza. Pur mantenendo il limite di alcolemia a 0.5 g/l, il disegno di legge sulla sicurezza stradale approvato dal Consiglio dei ministri ha previsto la sospensione della patente fino a tre anni in caso di superamento della soglia. Pene più severe per i recidivi, a quali vengono imposti il rinnovo della patente vincolato al superamento della visita medica, tolleranza zero e l’installazione a proprie spese dell’alcolock di bordo.

Quando l’installazione dell’alcolock è a carico del conducente
Inoltre, stando al Regolamento Europeo 2019/2144, dal 6 luglio 2022, tutti i veicoli di nuova produzione devono prevedere la predisposizione all’equipaggiamento di serie del sistema di rilevazione del tasso alcolemico, più altri sistemi elettronici di sicurezza come scatola nera, limitatore di velocità, assistente al mantenimento della corsia, frenata d’emergenza automatica, rilevatore di distrazione e sonnolenza . Se dunque il recidivo è in possesso di un veicolo di produzione antecedente l’entrata in vigore di quanto disposto dal Regolamento, dovrà sostenere una spesa fissa di circa € 1.500 più i costi di revisione e manutenzione.
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