
Forte di un 2022 che ha regalato al gruppo Kia-Hyundai un gradino sul podio tra i costruttori mondiali con più vetture vendute, la Casa coreana vuole raccontare i propri passi, guardando al presente e sopratutto al futuro.
Un passo alla volta, o come vedremo, un mattoncino alla volta, per seguire la strada tracciata dal Plan S, la strategia che punta tutto sull’elettrificazione con oltre 14 modelli 100% elettrici attesi per il 2027 oltre ad un ingresso nel segmento dei veicoli commerciali a zero emissioni.
In attesa di tutte queste novità che ci aspetteranno nei prossimi anni, il presente Kia offre già una gamma ricca di opportunità e sostenibilità, rappresentata in prima fila dall’ammiraglia EV6 (QUI LA NOSTRA PROVA)
Una vettura audace, che abbandona il paradigma dell’opportunità con la quale Kia aveva costruito il proprio successo negli anni passati, andando ad esplorare il sentiero del desiderio.
Meno ragione più cuore, per un’auto che in realtà è riuscita a convincere entrambi i principali organi dell’essere umano, come dimostra il palmarès legato non solo al design (la vittoria del Red Dot Design Awards in primis), ma anche il prestigioso premio di Auto dell’anno ricevuto nel 2022.
Una strada cosciente verso l’emotività, costruita su basi solide ma legate ad un desiderio primordiale: ricercare le sensazioni pure dei primi anni di vita, dove tutto è facilmente impressionabile e l’emozione tira i fili della ragione, questa la bae del progetto chiamato “Brick to the Future”.


Un lavoro che ha molto in comune con uno degli eterni Peter Pan del nostro secolo, Riccardo Zangelmi, un artista nato dalla propria passione, in grado di trasformare i Lego in opere d’arte tanto da diventare l’unico LEGO Certified Professional Italiano.
E così è nato un progetto dalle dimensioni mastodontiche, che ha visto il team della BrickVision lavorare per oltre 800 ore , nelle quali sono riusciti a trasformare 350 mila mattoncini Lego nella prima vettura elettrica rappresentata in scala reale 1/1, insomma un unicum al mondo.

Questa Kia Lego, oltre ad avere un peso similare alla vettura di serie, raggiungendo le due tonnellate, rende giustizia alla firma luminosa disegnata dai designer Kia, ricreata in modo impeccabile ed ovviamente funzionante.
Nulla è stato lasciato al caso, neanche la manutenzione, prevista attraverso una serie di “tasche segrete” (come le ha definite Zangelmi) che permettono l’accesso alla parte interna e quindi alla sostituzione delle parti più delicate.
Un lavoro senza mezzi termini che fa da manifesto per un futuro che, mattoncino dopo mattoncino, può portare il mondo dell’auto verso un abbattimento totale delle emissioni, a patto che i governi intraprendano una direzione unica e fedele, non nascondendosi in qualche “tasca segreta”.