
L’Alfa Romeo Tonale è pronta a conquistare le Americhe. A ripercorrere le gesta di Cristoforo Colombo non sarà però il suv che noi tutti conosciamo e che ha già segnato il successo del nuovo percorso del biscione, bensì una Dodge.
Porta il nome Hornet, viene prodotta a Pomigliano d’Arco e porta con se i tratti stilistici inconfondibili della Tonale, eccezion fatta per un frontale, forse ancora più aggressivo e caratterizzato da una firma luminosa inedita, almeno all’interno del Gruppo Stellantis.
Dietro invece rimane incastonata a tutta lunghezza la tripla u nel portellone, così come la vista laterale, indistinguibile da Tonale.
All’interno i designer italo-americani hanno giocato di fino per applicare delle lievi modifiche estetiche e non ripetersi in tutto e per tutto.


Cambiano infatti tutte quelle caratteristiche appartenenti alla storia Alfa, come le bocchette dell’aria circolari ed il cockpit che qui abbandona la forma a cannocchiale in favore di una semplice curvatura continua nella parte superiore. In nome della semplicità scompare anche l’inserto retroiluminato nella parte alta della plancia mentre aumenta la verve dinamica attraverso una generosa dose di cuciture rosse a contrasto, offrendo cosi una personalità più sportiva e meno giovanile ad una vettura che dovrà relazionarsi con un mercato completamente diverso da quello Europeo.
Proprio in funzione di questo la gamma motorizzazioni si rivolge alle esigenze a stelle e strisce, con una generosa dose di cavalli per rendere omaggio alla bontà telaistica che si cela sotto questa Hornet. Oltre alla variante Plug-In condivisa con Alfa e Jeep arriva dunque un turbo benzina da quasi 270 Cv, che per ovvie ragioni di superbollo non avrebbe successo nel nostro Paese, ma che in America immaginiamo andrà per la maggiore, assicurando il piacere di guida senza i vincoli di peso dell’elettrico, almeno per un paese in cui consumi ed emissioni non rappresentano una questione di rilievo.

Insomma poche novità e praticamente nessuna sorpresa per una vettura che vuole continuare ad espandere il nome del Made in Italy nel nuovo continente, liberandosi delle costrizioni Europee per offrire il propulsore di cui la Tonale avrebbe bisogno per dire la propria anche su pista. Infatti la dotazione sportiva offre tra l’altro gli ammortizzatori Koni con valvola FSD ed un impianto frenante Brembo con dischi ventilati.
C’è da dire però che il Logo Alfa Romeo ha tutto un altro fascino, mi spiace Dodge.