martedì, Maggio 30, 2023
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Abarth 500e – Quanto basta per amarla

L’abbiamo aspettata e finalmente eccola qui, la nuova piccola peste targata Abarth è realtà.

Fin dall’arrivo della Fiat 500 elettrica, le doti dinamiche dell’icona a zero emissioni avevano promesso meraviglie per una versione firmata dallo Scorpione, ora è giunto il momento di assaporarla dal vivo e scoprire se l’attesa è stata ripagata.

Basata sullo stesso telaio della gemella Fiat, questa versione non estremizza il proprio stile, lasciando ampio margine di personalizzazione, che sicuramente vedremo nelle prossime svariate varianti speciali.

Al di fuori del lettering in bella vista ed i vari loghi Abarth che rincorrono la carrozzeria, ciò che davvero cattura l’attenzione sono i cerchi, dedicati con 18” di diametro a ridefinire le proporzioni.

Per il resto il piccolo splitter all’anteriore e lo spoiler al posteriore raccontano di una ricerca aerodinamica più attenta oltre ovviamente a quel look un po’ tuning tanto caro ai fan Abarth.

Anche all’interno non si stravolge il disegno stilistico della Fiat 500 elettrica, mentre a cambiare radicalmente è la qualità dei materiali.

Eccezion fatta per il pannello porta, in cui il materiale predominante rimane la plastica, l’abitacolo di 500e Abarth è un inno all’Alcantara, materiale principe nel mondo racing, che qui ritroviamo sia sui nuovi sedili sportivi, che su tutto il pannello ovale della plancia, ridefinendo gli standard qualitativi di 500.

Anche il volante si protrae verso il mondo racing, con un’impugnatura più sostanziosa, ovviamente anch’essa ricoperta in Alcantara per offrire il massimo del grip quando si spinge forte.

Una volta accolti a bordo di una Abarth 500, il primo istinto è premere il pulsante Start per assaporare il classico sound del Record Monza, o Akrapovik che sia, ed invece, questa 500e ci accoglie nel silenzio. Certo, gli ingegneri italiani hanno studiato un sound artificiale per sopperire a questa mancanza, ma nella realtà dei fatti è un vuoto all’anima che non tutti accetteranno, ma che viene perdonato una volta assaporate le doti dinamiche di questa piccola peste.

Rispetto alle sorelle termiche questa volta 500 mette sul piatto le carte vincenti, ovvero peso, baricentro e dimensioni.

Non un vero peso piuma, ma sicuramente incollata all’asfalto grazie al baricentro migliore di sempre ed un aumento di dimensioni a tutto tondo, questa Abarth elettrica è una vettura stabile e comunicativa, come mai ci aveva abituato la Casa del Biscione.

Se quindi siete amanti del brivido, forse vi conviene continuare a sognare la variante termica, perché questa Abarth elettrica è una vettura meno estrema rispetto al passato, che grazie anche alle modalità di guida riesce a modificare il carattere, risultando valida anche nell’utilizzo cittadino, in modo sostenibile ovviamente.

Abarth 500e

La cavalleria sotto al cofano non manca, anche se viste le potenzialità dell’elettrico alcuni si aspettavano di più, ma per quello dobbiamo attendere le prossime versioni speciali, che di solito offrono grandi sorprese.

Per adesso ci godiamo una vettura che ridefinisce gli standard qualitativi del segmento cittadino e porta l’animo racing nel mondo a zero emissioni.

Perché, in fondo, se qualcuno può sdoganare i pregiudizi sull’elettrico non può che essere lo Scorpione.

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