Test Drive

Fiat 124 Spider 2018: piacere di guida guardando il cielo

La 124 spider sfiora i 30.000 euro ma di serie offre ben poco, gli optional sono disponibili solo in costosi pacchetti.

Il nome Fiat 124 Spider riporta senz’altro alla mente l’iconica vettura prodotta da fiat a cavallo tra gli anni 60 e 70. Anche le forme hanno un’attitudine al passato che si nota nella forma dei gruppi ottici anteriori e nella coda ad “ala di rondine”. La piattaforma su cui si basa è in comune con la Mazda MX-5 e come la cugina viene prodotta in Cina per poi integrarvi il propulsore una volta giunta in Italia. Il 1.4 turbo benzina da 140 CV spinge con vigore senza necessità di essere portata a girare in “alto”. Il sound rimane forse un po’ troppo timido, anche a capote aperta, per una vettura dalla chiara denotazione sportiva.

La 124 si presenta dunque come un’auto intuitiva e facile da governare anche ad andature più sostenute, in curva è ben piantata a terra ed il posteriore non tende ad allargare la traiettoria in uscita.

La capote manuale è pratica nell’uso ed invoglia a viaggiare a cielo aperto anche nelle giornate invernali non appena si chiudono gli ombrelli.

All’interno si respira un’aria sportiva grazie al contagiri in primo piano nel cruscotto e alla seduta bassa e ben contenuta dai sedili. Il tunnel centrale è ampio, vi trova alloggiamento la rotella per controllare il display dell’infotaiment che una volta in marcia disabilita la funzione touch screen.

In casa Fiat sono così riusciti a rendere omaggio ad un’icona del passato puntando sul piacere di guida tipico delle spider italiane, sicuramente molto apprezzato all’estero, in particolar modo negli Stati Uniti.

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