Seat Leon per la sostenibilità ambientale
Con la propulsione a metano per meno inquinamento e minori consumi
Seat Leon si candida ad essere un veicolo più maneggevole non solo nella guida ma anche nei consumi con la versione a metano che oltre alla sostenibilità ambientale dà respiro al portafogli con un notevole risparmio di carburante, come è ovvio per le propulsioni alternative.
Su Leon c’è tutta la tecnologia che VW ha riversato sui vari modelli dei brand del gruppo per ampliare la gamma ed offrire motori che coniugassero l’efficienza con i bassi consumi e minori emissioni. Si tratta infatti di un veicolo a doppia alimentazione: benzina e metano.
Il test drive di M3
Partiamo dal pieno per il metano. 15 i kg del serbatoio per una spesa di poco superiore a 10 euro e una percorrenza stimata di circa 400 chilometri. Il serbatoio della benzina non è compreso nella spesa, però.
La conduzione non cambia a prescindere della propulsione bi-fuel. Al test drive degli esperti di M3, la guida risulta fluida. Il motore 1.4 TGI da 110 cavalli non perde potenza; è scattante e silenziosa ed il cambio DSG a sette rapporti ne aumenta la maneggevolezza. Né in curva né in accelerazione si nota la differenza di alimentazione.
Ma la propulsione alternativa non cambia le caratteristiche della Leon, un’auto sulla quale Seat punta molto e che ha un target di riferimento abbastanza vasto.
Infatti il confort e la sicurezza di guida è ampliato dai vari sistemi di assistenza alla guida come il Cruise Control Adattivo, il sistema di mantenimento di corsia che sterza da solo, il riconoscimento della stanchezza del guidatore, il navigatore touch con sensore di prossimità e gli abbaglianti automatici.
Seat Leon TGI bi-fuel metano è in vendita a 22.780 euro.