Test Drive

Nissan Leaf 2.0

La seconda generazione di Leaf è ancora più autonoma

L’accumulatore di energia elettrica di Nissan Leaf diventa un dispositivo di scambio V2G – vehicle to grid – per trasferire la corrente dall’auto e la rete

L’elettrico giapponese alla conquista della propulsione sostenibile

Arriva la seconda generazione di Nissan Leaf, l’elettrica per eccellenza del mondo Orientale, in perenne competizione con la “collega” americana Tesla proprio per conquistare il mondo dei motori dai propulsori alternativi.

Il look, inconfondibile, non cambia di molto: giusto qualche particolare che trae ispirazione dal concept IDS.

Le vere novità, i “più” di questa versione, riguardano di sicuro la capienza del bagagliaio da 370 litri a 435 ma principalmente i sistemi di assistenza alla guida.

L’autonomia del motore

Perché la seconda versione di Leaf diventa più autonoma sia per il chilometraggio che per la guida. Sul primo versante ancora non si conoscono i dati ufficiali ma con il nuovo pacco batterie da 40kWh, con densità energetica migliorata, si dovrebbe arrivare a offrire più di 350 km e migliorare quindi di 100 unità il vecchio limite.

Poi, nel corso del 2018, ci sarà il lancio della batteria da 60 kWh che darà maggiore autonomia alla percorrenza e potenza al motore che con la nuova versione si assesta sui 150 cv con una velocità massima di 144 km/h.

L’autonomia di guida

Ma il “più” più interessante di questa nuova generazione, è il Pro Pilot, il sistema di assistenza alla guida già testato su Qashqai che su Leaf offrirà una gestione autonoma a determinate condizioni di traffico.

Nello specifico si tratta di una telecamera che tramite un software riconosce segnaletica e veicoli, e regola accelerazione, frenata e sterzata. Il tutto senza che le mani del guidatore vengano tolte dal volante, perché il controllo non venga mai perso.

Utile anche il Nissan pro park che grazie a telecamere e sonar, gestisce autonomamente il parcheggio.

L’E-Pedal

Altra novità o altro “più”, è l’E-Pedal, sistema di guida incentrato sul pedale dell’acceleratore che permette così, a seconda dei casi, di accelerare, frenare e rallentare.

L’accumulatore di energia elettrica di Nissan Leaf diventa un dispositivo di scambio V2G – vehicle to grid – per trasferire la corrente dall’auto e la rete

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