Outback, ovvero il crossover di fascia alta secondo Subaru, è lei che ci accompagna in questo viaggio on the road alla scoperta dei parchi più belli d’America. Tutto ha inizio in quello che è considerato il fiore all’occhiello di qualsiasi tour della California. Il Sequoia National Park costituisce uno dei tesori più spettacolari del Golden State. Qui si trova il General Sherman Tree, l’albero più grande del pianeta. Un percorso circolare di circa mezzo miglio, attraverso la Giant Forest ci permette di ammirare questi alberi millenari. E’ possibile osservare fiori selvatici e ricche cascate, ma di sicuro le sequoie giganti sono una delle caratteristiche più singolari della zona.
Dal Sequoia al Kings Canyon il passo è breve, qui ci attendono ruscelli e cascate, fiumi e natura incontaminata, ma anche suggestivi paesaggi e strade panoramiche da cui goderci la nostra Outback, che scivola via tra un tornante e l’altro. E’ dotata di un motore 2.5 benzina, la cui azione è lineare, fluida e confortevole e reattiva nelle cambiate. L’erogazione così regolare che impressiona.
Ci dirigiamo verso le roboanti cascate di Yosemite National Park. Il parco è racchiuso fra pareti di roccia praticamente verticali e presenta un paesaggio unico al mondo, ospita 8 monoliti di granito, ed El Capitan ne è un po’ il simbolo, visto che si tratta di uno dei massi granitici più alti al mondo. Per vederlo basta percorrere in macchina El Portal Road e all’improvviso ecco apparire un enorme monolite che si staglia imponente contro il cielo. Yosemite ha qualche problema con gli orsi e quindi, per evitare danni ai veicoli, bisogna seguire con attenzione le regole del parco. Raggiungiamo Glacier Point, ottimo punto d’osservazione per ammirare la Yosemite Valley. Percorriamo poi la panoramica Tioga Road in direzione est fino all’uscita del parco, una delle strade più alte degli Stati Uniti, ideale per ammirare comodamente dall’auto alcuni luoghi affascinanti: i laghi Tenaya e Tioga.
L’ammiraglia dei SUV marchiati Subaru ci porta poi verso la Death Valley. Il nome di per sé non è incoraggiante; “Valle della Morte”, eppure ogni anno moltissimi turisti decidono di visitare la Death Valley, il più incredibile e suggestivo fra i parchi nazionali americani. Ci accolgono 40 km quadrati di dune di sabbia ondulate dalla forma in costante cambiamento. Il paesaggio è arido e desertico, così strano da apparire fuori dal mondo, con i suoi antichi laghi, ormai evaporati, le sue montagne ondulate, dai disegni, conformazioni e strati rocciosi inauditi. A volte si ha l’impressione di trovarsi su un altro pianeta, di ammirare un paesaggio lunare. E’ il caso di Badwater: una depressione di 86 metri sotto il livello del mare. Questo lago preistorico ormai prosciugato è il punto più basso del Nord America. Grazie alla tradizionale trazione integrale Symmetrical AWD e un’altezza da terra che gli consente di superare senza problemi un off road leggero, la nostra Subaru ci permette di divertirci un po’. Al tramonto ci fermiamo ad ammirare le bellissime colline di spuma rocciosa di Zabriskie Point prima di ripartire… prossima meta… Las Vegas.
Veniamo letteralmente travolti da luci, suoni e colori, follia e divertimento. Una città fuori dagli schemi, un enorme parco divertimenti, dove le principali attrazioni sono collocate all’interno di giganteschi hotels: imponenti resort all’insegna del “kitsch” e del lusso più sfrenato. Tutto a Las Vegas è progettato per stupire, divertire e regalare l’illusione di diventare ricchi in una sola notte.
Dopo questa breve pausa cittadina torniamo ad immergerci nella natura incontaminata dei parchi americani. Nel parco nazionale di Zion è possibile divertirsi nelle acque del fiume o avere strani incontri ravvicinati. Sentieri meravigliosi, circondati da formazioni rocciose uniche ci fanno sentire parte del paesaggio. Ognuno di questi parchi ha qualcosa di unico da offrire e merita senza dubbio un’esplorazione.
Anche Bryce Canyon si rivela molto particolare. L’acqua ha contribuito a scolpire il paesaggio aspro di questo parco per milioni di anni. Il Bryce Canyon National Park possiede alcune delle rocce più colorate della Terra, i famosi “hoodoos“, pinnacoli davvero singolari scolpiti da fenomeni naturali d’erosione. Una serie sconfinata di anfiteatri si mostra ai nostri occhi. Una breve sosta presso il Natural Bridge, lungo 85 metri ed alto 125, e si riparte. Incrociamo qualche paesino ricostruito stile western e poi un canyon di terra rossa, dove continuiamo ad apprezzare le doti della vettura. Che sia confortevole lo sappiamo bene, Subaru Outback si fa infatti apprezzare per la qualità di vita a bordo grazie ai comodi sedili anteriori e ai numerosi vani portaoggetti. L’America ha davvero tanto da offrire e muoversi in questi territori immensi con una vettura così ti da una certa sicurezza.
Il viaggio nei territori tra Utah e Arizona continua ed il poderoso Lake Powell è una delle bellezze naturali (o quasi, visto che si tratta di un bacino artificiale) che non possiamo mancare. Percorriamo la Highway 89 e dopo una piccola deviazione per vedere la Lone Rock, imponente massiccio di roccia rossa sulla riva del lago, ci concediamo una sosta a Wahweap Marina, per osservare un affascinante quadro naturale di acque cristalline, a contrasto con le formazioni rocciose bianche che le circondano. A pochi chilometri da Page si trova l’immensa diga chiamata Glen Canyon Dam, che può essere considerata “l’entrata” principale del lago, dalla quale ha avuto origine. Un’imponente opera d’ingegneria moderna che lascia senza fiato, ma forse l’apnea vera e propria arriva alla vista Horseshoe Bend, un meandro del fiume Colorado situato a pochi chilometri da Page. Uno degli scenari più spettacolari dell’ Arizona.
Sono tante qui le esperienze da togliere il fiato e, un’altra è l’Antelope Canyon. Chiamato dai Navajo “il luogo dove l’acqua scorre attraverso le rocce”, questo stretto canyon scavato nei millenni dall’azione dell’acqua e del vento, prende il nome dalle antilopi che fino a qualche decina di anni fa si aggiravano indisturbate all’interno del canyon. La luce entra solo dalla parte superiore e in certi momenti del giorno conferisce all’arenaria una splendida tonalità cromatica.
Una delle meraviglie naturali del West americano ed uno dei posti più fotografati in assoluto di tutti gli Stati Uniti è di sicuro la Monument Valley. I tre monoliti di sabbia rossa che si stagliano sull’orizzonte sono ormai diventati un simbolo non solo dell’immaginario tipico del Far West americano, ma anche degli stessi Stati Uniti. Ci sono molti modi per visitare la Monument Valley: a piedi, in jeep, a cavallo… noi scegliamo di farlo con la nostra Outback. La Valley Drive è una bellissima strada panoramica, dissestata ma percorribile, che ci permette di inoltrarci fra i monoliti e le bizzarre conformazioni rocciose. Lo stile, il comfort e le prestazioni dell’Outback si fanno apprezzare ogni giorno di più. L’abitacolo è curato nel disegno e nei materiali ed è un 4×4 vero, capace di affrontare percorsi off road degni di questo nome.
Altra tappa irrinunciabile di questo viaggio on the road è sicuramente il Grand Canyon con i suoi panorami mozzafiato. Vi sono numerosi punti d’osservazione lungo il bordo, come Desert View, Mather Point o Hermits Rest, tutti osservatori naturali che possono essere ammirati percorrendo il celebre sentiero chiamato Rim Trail. Lungo questa facile escursione si possono godere tutti i panorami più affascinanti del versante Sud. Volendo c’è anche la possibilità di fare un po’ di rafting, ma di solito bisogna prenotare circa un anno prima.
Continuiamo a macinare km con questo crossover che non ti molla mai, passiamo per Williams, piccola cittadina dall’atmosfera allegra che si trova lungo la famosa Route 66 per arrivare dopo qualche ora a Palm Springs, dove rimaniamo subito affascinati dalla funivia, per ammirare dall’alto questa enorme oasi che sorge nel deserto. Alcuni hanno paragonato quest’esperienza ad un viaggio dal Messico all’Alaska in appena 10 minuti. Accompagnati dalle immense pale eoliche di Palm Springs ci dirigiamo verso il Joshua Tree National Park. A volte avere un 4×4 è davvero comodo, altre invece non è necessario, qui è una piacevole compagnia, un leggero off road ci permette di godere al meglio di questa zona desertica. Esploriamo il parco a bordo della nostra macchina passando tra suggestive piante di Yucca ed enormi ammassi rocciosi. Il nostro viaggio ci porta ancora oltre: dopo una breve visita alla sperduta Pioneertown, costruita negli anni ’40 come set cinematografico, dove tutto ricorda un periodo ormai lontano, concludiamo il nostro viaggio tra palme, spiagge e mare… a San Diego.
Le lunghe distese sabbiose di San Diego sono a pieno diritto ritenute le migliori spiagge della California. La Jolla, che in spagnolo significa “il gioiello“, è una piccola insenatura dalle acque cristalline tutelata come riserva naturale, ed è anche una delle zone più eleganti di San Diego. Scogliere, canyon e rilevi collinari offrono scorci magnifici. Anche Coronado Beach non è poi tanto male: 1,5 km di spiaggia caratterizzata da una vegetazione quasi subtropicale, un clima temperato e il famoso albergo del Coronado, che contribuisce a conferire alla zona un aspetto peculiare. Una visita al museo Midaway è praticamente d’obbligo. Tra simulatori di volo e cortometraggi è possibile rivivere i famosi avvenimenti storici della portaerei con la carriera più longeva del mondo, protagonista di eventi che vanno dalla Seconda Guerra Mondiale all’operazione Desert Storm, durante la prima guerra del Golfo. Per venire a contatto con le radici storiche ispaniche di San Diego bisogna però visitare Old Town. Fu qui che nel 1769 gli spagnoli costruirono la prima delle missioni californiane.
In tutto questo la nostra Outback non soltanto ci ha soddisfatti, ma è riuscita addirittura a superare le nostre aspettative. In fondo è il risultato di anni di evoluzione tecnologica nel segno del 4X4 firmato Subaru.