Chi progetta automobili non sta fermo un attimo, è proprio il caso di dirlo – e al quartier generale di Monaco di Baviera, casa BMW – lo sanno benissimo. Quindi, mentre c’è chi sta lavorando al restyling della i8 e alla messa appunto della nuova i8 Spyder – un altro manipolo di tecnici è al lavoro sulla prossima generazione, quella che in teoria dovremmo vedere a cavallo tra il 2022 e il 2023.
Le indiscrezioni, perché di questo si tratta, raccontano della possibile scelta della casa bavarese di dire addio al compatto propulsore da un litro e mezzo benzina. L’idea che va per la maggiore è quindi di sostituirlo direttamente con un tris di motori elettrici – capaci così di garantire una cavalleria di almeno 750 CV.
Ma c’è anche chi si sta occupando di ottimizzare le prestazioni del pacco batterie. Già, perché è l’autonomia a dettare o meno le fortune di un’automobile elettrica, a maggior ragione se il modello in questione è uno sportivo come la i8. Con l’aggiornamento messo a punto dai ragazzi di BMW si dovrebbe quindi toccare la fatidica soglia psicologica dei 500 Km, il minimo sindacale per le elettriche di prossima generazione.
Ma non è tutto. Novità dovrebbero coinvolgere anche il comfort e la sicurezza. Per quest’ultima la tenuta di strada verrebbe ulteriormente migliorata grazie all’impiego delle quattro ruote sterzanti. Per il souplesse il lavoro sporco verrebbe invece affidato a nuovi dispositivi di rilevamento delle asperità della strada. Un sistema simile a quello già utilizzato dall’ammiraglia Serie 7 e che grazie alle telecamere anteriori scruta la strada riconoscendo avvallamenti e buche. Appena avvistati i cambi d’asfalto il sistema invia le info alle sospensioni che si regolano automaticamente per prepararsi “all’impatto”.
Alessio Macaluso